Teoria

Introduzione a Veeam

Prima di tutto proviamo a dare una definizione per i neofiti di cosa sia Veeam Backup & Replication:

Veeam Backup & Replication è il software di backup leader sul mercato, di tipo proprietario e sviluppato da Veeam Software. È una soluzione completa per la protezione dei dati in ambienti virtuali basati su hypervisor VMware vSphere, Nutanix e Microsoft Hyper-V; ambienti Cloud, server fisici su sistemi operativi Windows e Linux; ma anche per Network Attached Storage o applicativi Microsoft SQL, Active Directory, Microsoft Exchange, PostgreSQL, Oracle e molto altro.

RTO

RTO, o Recovery Time Objective, indica quanto un'azienda tollera restare offline, ovvero quanto tempo impiega per tornare operativa con ripristino dopo un evento di guasto o interruzione dei servizi. Si calcola dal momento in cui il server da in down al momento in cui tutte le applicazioni tornano completamente funzionanti.

RPO

RPO, o Recovery Point Objective, misura invece la quantità di dati che un'azienda può tollerare di perdere in caso di guasto o interruzione dei servizi, con necessario ripristino dei backup. Più semplicemente, indica quanto indietro nel tempo si deve tornare per recuperare i dati necessari: per esempio se l'azienda fa backup una volta al giorno, l'RPO sarà uguale a 24 ore, poiché viene sempre considerata la casistica peggiore.

Regola del 3-2-1-1-0

Si tratta della regola principe che impronta come andranno configurate le copie dei dati della produzione con i rispettivi backup. Occorreranno infatti:

  • 3 copie del dato, compresa quella sorgente

  • 2 tipi di supporto differenti

  • 1 copia off-site

  • 1 copia immutabile oppure air-gapped (detta anche offline)

  • 0 errori con il controllo Sure Backup

Da notare che si tratta di un numero indicativo da cui partire, non una regola fissa. Se nel vostro piano di backup avete predisposto 5 copie del dato in 4 tipi di supporto, è solo migliorativo.

Per risolvere il primo requisito, occorre impostare correttamente almeno un task di Backup e uno di Backup Copy. Il secondo invece è reso possibile grazie a Veeam stesso, che non ha quasi limitazioni sulla destinazione del backup. La terza vede l'implementazione di un repository Veeam Cloud Connect, uno di tipo Scale-out o un Object Storage, on-premise e/o cloud. La copia immutabile è configurabile su Object Storage, Scale-out o su macchine fisiche Linux.

Scelta dei repository

La scelta di dove posizionare fisicamente o virtualmente i repository deve seguire le normative e i requisiti di conformità necessari, oltre che derivare da una valutazione completa dei rischi e delle esigenze dell'azienda. In alcuni casi vige l'obbligo per le organizzazioni di archiviare le copie dei dati soltanto all'interno di una specifica regione o sede geografica, questo per obblighi legali o requisiti imposti dalle normative del settore di riferimento. A questo si aggiungono l'analisi dei costi di archiviazione e la disponibilità di accesso ai dati, tra prestazioni e affidabilità dell'infrastruttura relativa. È dunque fondamentale valutare attentamente tutti questi fattori prima di scegliere e implementare una soluzione di infrastruttura dei backup per la propria azienda.

Dimensionamento e tempistiche di backup

Per stimare la capacità di archiviazione necessaria dell'infrastruttura di backup e relativi repository, è disponibile online uno strumento gratuito ufficiale:

mentre per quanto concerne il calcolo del tempo di trasferimento dei dati, trovo che questi due siano i più immediati e affidabili:

Componenti di Veeam

Backup Server

È il componente centrale, il server fisico o virtuale dove viene installata la suite completa, nonché dove controllerete tutte le attività di backup e di ripristino.

Database

Dove sono salvate tutti i record e le informazioni relative ai backup, ripristini e configurazioni varie. L'installer provvederà a installare un DB su base PostgreSQL, se non già presente. Microsoft SQL è supportato, ma non sarà l'opzione predefinita e occorrerà installarlo autonomamente. Può essere sia su server fisico che virtuale.

Proxy Server

L'intermediario tra il Backup Server e gli hypervisor da proteggere e vero datamover del sistema di backup, repliche, CDP e NAS backup. Può essere sia Windows che Linux, su server fisico o virtuale.

Repository

È lo storage dove vengono salvati i backup e può essere di tipo locale, network attached storage, storage area network o cloud storage. Nei casi sopra Solamente fisico, no virtuale.

Requisiti minimi

Cerchiamo di fare un minimo di chiarezza per quanto riguarda i requisiti minimi per il Backup Server. I sistemi operativi supportati sono:

  • Windows Server 2012

  • Windows Server 2012 R2

  • Windows Server 2016

  • Windows Server 2019

  • Windows Server 2022

  • Microsoft Windows 11 (21H2, 22H2, 23H24)

  • Microsoft Windows 10 (dalla 1909 alla 22H2)

  • Microsoft Windows 10 LTS (LTSB 1607, LTSC 1809, LTSC 2021)

Sempre riguardante i sistemi operativi, non sono supportate le versioni insider, sia essi siano di tipo client che server. Lato hardware invece abbiamo:

  • CPU di tipo x86-64, con minimo 4 core.

  • RAM pari 4GB, cui vanno aggiunti 500 MB per ogni job in esecuzione in contemporanea. Questo valore inoltre aumenta a seconda del numero di VM, dimensioni dei dati e infrastruttura.

  • Spazio su disco C: di almeno 80GB.

dove vi si trova installati:

  • Microsoft .NET Framework 4.7.2

  • Microsoft Visual C++ 2015 Redistributable (x64)

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